“Semplicemente connettersi: dall’ interno verso l’esterno, Covid-19 e pratica terapeutica”
Seminario online
Sabato 10 ottobre 2020 h. 9.30-15.30
Il Seminario sarà tradotto in italiano
In questo seminario esploreremo alcune delle sfide per una pratica sicura in un contesto che nessuno di noi ha mai vissuto, in cui nessuno viene dall’esterno per osservare e lavorare con quelli all’interno. Siamo tutti al suo interno. Per quanto noi e i nostri pazienti possiamo sentirci disconnessi, per quanto lontano possiamo viaggiare – supponendo di poterlo fare!- non possiamo restarne fuori.
La traduzione inglese di “Lo straniero” di Albert Camus è: “The Outsider “. Il personaggio principale, Meursault, nel suo mondo liminale è punito tanto per essere al di fuori delle norme di comportamento socialmente accettabili, quanto per la morte dell’ “arabo”. Come terapisti, anche noi siamo spesso liminali, prossimi al confine di “dentro” o “fuori”.
Come possiamo affrontare coloro che soffrono in così tanti modi possibili in questa pandemia, che non ha fine prevedibile? In che modo ciò che vediamo ora sarà diverso fra un anno o più?Come possiamo contenerci in modo sicuro, emotivamente e psicologicamente, oltre che fisicamente? Come possiamo “toccare” i nostri pazienti quando sono in difficoltà, attraverso maschere, guanti, visiere e “distanza sociale”? La massima intimità professionale dovrà essere mediata dallo schermo del computer o dallo smartphone con Skype o Zoom?
La frase di Bateson, “semplicemente connettersi”, assume una nuova pregnanza. Al momento in cui scrivo, sta diventando chiaro che il Covid-19 è qui per restare.
Sogni di “immunità da gregge”, di “battere?questo virus con i nostri scienziati leader nel mondo e il testare, tracciare, rintracciare con la “nostra app unica al mondo” (che doveva essere eliminata dopo aver speso £ 12 milioni), stanno dimostrando di essere la chimera che sono sempre stati, vittime di arroganza su scala nazionale qui nel Regno Unito, e del nostro primo ministro, Boris Johnson. Ci confrontiamo con la nostra mortalità in un modo previsto solo da pochi alla fine del 2019, con un’eredità per i nostri figli e i figli dei loro figli, nella quale nessuno di noi è immune. Sì, a luglio 2020, nessun vaccino, nessuna immunità.
Siete invitati a partecipare a questo “webinar “, esso stesso quasi un fenomeno di Covid-19, come fosse uno spazio per esplorare ed esaminare i nostri preconcetti sulla pratica clinica, i nostri ruoli come terapeuti ed iniziare a sviluppare modi di pensare e agire diversi da quello che una volta era il nostro consueto.
Prof. Hugh Jenkins
Psicologo, Psicoterapeuta Familiare, Phd Univerity of London. Senior Tutor dell?Institute of Psychiatry del King?s College of London. Svolge attività clinica e didattica da oltre trent’anni. Per nove anni è stato Direttore dell’Istituto di Terapia Familiare di Londra (1987-1996), dopo aver rappresentato come Presidente la Società di Terapia Familiare del Regno Unito (1982-1985). Nel 1996 gli è stata conferita la Medaglia della Società Ungherese di Terapia Familiare in riconoscimento del suo lavoro in Ungheria. Insegna all’Istituto di Psichiatria dell’Università di Londra ed è stato per quattro anni Direttore del programma di Specializzazione in Terapia Familiare. Ha condotto training formativi in Ungheria, Norvegia, Singapore. Membro A.F.T.A. e E.F.T.A.. Apprezzato pittore ad acquerello.
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